Storia e Attività

scuola

asilo


SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA

“SS. FELICE E FORTUNATO”

La Nostra Storia……

IMG-20150108-WA0012La scuola dell’Infanzia “SS. Felice e Fortunato” è una scuola cattolica gestita dalla Parrocchia “SS. Felice e Fortunato”, rivolta a bambini della fascia d’età dai 2 anni e mezzo ai 6 anni. Tale scuola ha avuto inizio nei primi anni 20 quando, nell’assemblea dei “capi famiglia “, venne deliberata la necessità di dare al paese un nuovo asilo che, oltre a fungere da scuola materna, doveva anche rappresentare per Campolongo Maggiore una costruzione polivalente catalizzante della vita popolare. Di lì a poco il progetto prese l’ufficialità richiesta e il 6 giugno 1928 due agenti della Congregazione di Carità di Venezia vennero a rilevare l’area da indicare nelle mappe catastali dove sarebbe sorto il nuovo asilo. Il 13 giugno 1929 venne posta la prima pietra e il risultato di tanto sudore si concluse nel 1934 quando, il 17 settembre, festa dell’Addolorata, il Vescovo benedisse il nuovo asilo.
Due anni dopo venne festeggiato l’ingresso delle suore Dimesse, Figlie di Maria Immacolata.
La scuola dell’infanzia è stata ufficialmente aperta ai bambini il 2 ottobre 1936, nel corso degli anni ha avuto alcune opere di manutenzione e gli opportuni adeguamenti alle norme di sicurezza previsti dal D. L.vo 81/2008.
IMG-20150108-WA0022Gli spazi esterni ed interni della scuola sono da considerarsi luoghi importanti per la maturazione della dimensione spazio-temporale, creativa e ludica dei bambini e per tutte quelle conoscenze ed esperienze che contribuiscono alla loro crescita.

 

Con la Legge n. 62 del 10 Marzo 2000 la nostra scuola ha ottenuto la Parità Scolastica.

La scuola si avvale di servizi e personale messi a disposizione dal Comune (trasporto scolastico, biblioteca, assistente sociale), dalla U.L.S.S. e da centri convenzionati.
L’U.L.S.S. ed i centri convenzionati consentono di avvalersi di consulenze di professionalità del settore medico e sanitario, anche in riferimento alle disposizioni sulle situazioni di handicap per l’integrazione e il coordinamento progettuale degli interventi riabilitativi ed educativi.
La scuola dell’infanzia, partecipa con apertura ad ogni evento educativo, tenendo in considerazione il problema della continuità verticale e orizzontale, cioè da quando il bambino affronta per la prima volta l’esperienza famiglia-scuola o proviene dal nido fino a quando lo accompagna oltre la scuola dell’infanzia.
La scuola partecipa alla “Scuola di Formazione permanente per genitori ed insegnanti” organizzata dalla Fondazione S. Capitanio di Piove di Sacco.
La scuola dell’infanzia aderisce e condivide i principi ispiratori della F.I.S.M. Provinciale.
Si avvale della sua consulenza in ordine agli adempimenti giuridici e alla formazione dei docenti e alla qualifica del personale ausiliario.
Nella scuola sono istituiti i seguenti Organi Collegiali:

Il Collegio dei Docenti: è formato da tutte le insegnanti. É convocato e presieduto dalla Coordinatrice che ne predispone l’ordine del giorno. Ad esso compete:
–       la progettazione educativo-didattica generale in attuazione delle linee generali presentate nel progetto educativo-didattico,
–       la verifica e la valutazione periodica educativo-didattica,
–       la definizione delle modalità di informazione ai genitori della vita della scuola e del cammino di maturazione di ogni bambino,
–       il diritto-dovere della formazione e dell’aggiornamento professionale.

Assemblea dei Genitori: è formata da tutti i genitori dei bambini frequentanti la scuola, dalle insegnanti e dalla Coordinatrice. L’assemblea dei genitori ha esclusivamente compiti propositivi e di elezione dei rappresentanti di sezione.

Rappresentanti dei Genitori: sono eletti dai genitori riuniti in assemblea, nella quale è richiesta la maggioranza assoluta, hanno di norma carica annuale. Hanno il compito di favorire il dialogo tra insegnanti e genitori e la partecipazione alla vita della scuola, coadiuvando le insegnanti nell’attività generale e, su chiamata, nelle attività di laboratorio.

 

I nostri spazi educativi

Aule (2) Non dimentichiamo di sottolineare l’importanza che, all’interno della scuola dell’infanzia, possono assumere gli arredi e gli ambienti, infatti servono a stimolare i bambini diventando luoghi di apprendimento. Proprio per questo motivo, per esempio, ogni classe ha il suo contrassegno che varia in relazione alla progettazione curricolare dell’anno in corso.

Aule (1)          Aule (3)

 Sala giochi

Allo stesso modo, la sala giochi può assumere funzioni diverse offrendo al bambino la possibilità di vivere esperienze motorie ( psicomotricità ), sonoro musicali ( laboratorio sonoro musicale ) o familiarizzazione con una lingua diversa dalla propria ( laboratorio di lingua inglese ).

Aulagioco (1)          Aulagioco (2)

La scuola segue il calendario scolastico regionale con adeguamenti, in base all’autonomia organizzativa e alla considerazione della realtà locale. La scuola offre servizio dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle ore 08.30 alle ore 16.00. E’ previsto un servizio di accoglienza anticipata, nonché l’uscita intermedia per particolari esigenze del bambino o della famiglia.

 La giornata-tipo della scuola dell’infanzia inizia con il momento d’ingresso, che va dalle 8.30 alle ore 9.15 durante il quale i bambini vengono accolti dalle insegnanti e possono svolgere giochi di movimento e di creatività, liberi di usare il materiale ludico-didattico messo a loro disposizione.

Questo orario è fondamentale in quanto serve al bambino per aiutarlo nel distacco dalla famiglia, ma soprattutto per far si che attraverso il gioco libero egli possa esprimersi liberamente.

Successivamente alle 09.30, iniziano le attività strutturate nelle quali le insegnanti assumono il ruolo di “guida” nei confronti del gruppo, organizzando attività varie come il canto, il racconto, la conversazione, con momenti di sezione ed intersezione e con esperienze programmate mirate al progetto educativo-didattico. Seguono poi le attività di vita pratica d’igiene e preparazione delle tavole per il pranzo, consumato dalle 11.30 alle 12.30 circa.

Sala pranzo

IMG-20150108-WA0003modDopo il pranzo i bambini giocano liberamente, per circa un’ora, in salone o in giardino, nella bella stagione; sempre e comunque costantemente vigilati dalle insegnanti.
Segue un tempo di riposo per i bambini più piccoli,IMG-20150108-WA0018 nell’apposita stanza con la presenza di un’assistente, mentre i medi e i grandi svolgono attività didattiche specifiche di sezione o laboratoriali.

Dalle 15.45 alle 16.00 il tempo è dedicato all’uscita dalla scuola.

L’itinerario educativo è un percorso flessibile ed aperto, modificabile secondo il variare della situazione operativa e degli interessi dei bambini stessi.

 

Materiali e Strumenti

La scuola, nella scelta della strumentazione didattica, assume come criteri di riferimento: la validità culturale, l’aggiornamento, la funzionalità educativa.
La scuola è in possesso di materiale didattico strutturato per le varie attività e per lo sviluppo delle competenze, in quanto serve a stimolare il bambino nella crescita delle sue abilità cognitive; si impegna quindi a rinnovarlo perchè sia adeguato alle esigenze di espressività e di creatività del bambino.
Gli strumenti in dotazione sono: sussidi e schede operative, mass-media ( televisore, lettore dvd, registratore, macchina fotografica digitale e computer ), materiale grafico-pittorico e manipolativo ( matite, pastelli a cera, pennarelli, pittura, das, pasta di sale, plastilina ), attrezzi per le attività motorie.

Norme di Sicurezza

Per quanto riguarda l’adempimento relativo alle “NORME DI SICUREZZA DEGLI AMBIENTI” (D.L. 81/2008) la scuola è di proprietà della parrocchia S.S. Felice e Fortunato, tutti gli impianti sono in regola con le norme vigenti di sicurezza e di igiene, è redatto e regolarmente aggiornato il Piano di evacuazione.
La tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo e della collettività formalmente sancito dalla Costituzione italiana. La scuola ha cura che l’ambiente sia quotidianamente pulito e ordinato e che siano rispettate tutte le norme igieniche necessarie (L. Legs. Del 26 Maggio 1997 n° 155 H.A.C.C.P.).

 Organizzazione dei Gruppi di Apprendimento/Insegnamento

 La distribuzione degli insegnamenti nelle sezioni e delle attività avviene con criteri di equità che considerano le competenze dei docenti, gli stili educativi per ottimizzare il processo di insegnamento-apprendimento nelle sue fasi, valorizzando le esperienze. Nelle sezioni i raggruppamenti dei bambini sono per età eterogenea e omogenea per quanto riguarda i laboratori, i quali sono inerenti alla programmazione dell’anno scolastico e hanno la funzione di garantire possibilità di crescita e di sviluppo ai bambini e flessibilità al percorso formativo.

 

Attività Motoria

Viene svolta da un insegnante esterno (in collaborazione con ACLI) in giorni e orari diversi a seconda dell’età dei bambini (piccoli, medi e grandi). Il movimento costituisce un elemento vitale del bambino, uno strumento della sua vita di relazione, la fonte più importante dei sui processi cognitivi, la prima forma di conoscenza sulla quale egli costruisce il suo mondo percettivo e concettuale.Attraverso il movimento il bambino sviluppa le sue doti, le sue strutture fisiche, arricchisce il linguaggio ed il pensiero e migliora il suo comportamento morale e sociale. Lo sviluppo della motricità è premessa indispensabile per compiere i movimenti necessari per l’esecuzione dei disegni e l’apprendimento della scrittura.
Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono: – sviluppare le capacità di autocontrollo di sé nello spazio, – sviluppare le capacità di espressione e di comunicazione corporea in rapporto agli altri e in rapporto all’ambiente, – sviluppare le capacità di percezione della lateralizzazione su di sé e sugli altri.

Attività Sonoro Musicale

Viene svolta da un insegnante estero in giorni e orari diversi a seconda dell’età dei bambini (piccoli, medi e grandi). L’espressione musicale richiede una serie di attitudini che verranno scoperte e accresciute durante tutto il percorso svolto, a partire dall’educazione all’ascolto, al silenzio, al respiro, al movimento fino ad arrivare alla “magica” finalizzazione del movimento (corde vocali per la voce, arti superiori ed inferiori per gli strumenti) che crea suono. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono: rielaborare, agire sull’ambiente e nell’ambiente per pensare e immaginare, offrire al bambino una modalità culturale ed artistica di comunicazione, suscitare emozioni profonde, creare relazioni emotive con coetanei e adulti, sensibilizzare a valori estetici di armonia, di durata e di ritmo, – sviluppare lo schema corporeo nei movimenti, nelle sequenze, nelle azioni attraverso il ritmo.

Attività di Lingua Inglese

Viene svolta da un’insegnante interno alla scuola una volta alla settimana con il gruppo dei bambini grandi. Quando si parla di motivazione all’apprendimento di una lingua ci si riferisce in prima linea a questo fenomeno: il desiderio di parlare una determinata lingua perchè ci piace e succede così non per la bellezza della lingua, per la sua facilità o utilità, bensì perchè ci piace la persona che ci parla. Senza un vero contesto non si impara nessuna lingua e la costruzione di un contesto per la lingua straniera richiede un’organizzazione particolare e la voglia di tornare a giocare. Il contesto all’interno del quale si svolgeranno le nostre attività è quello di “The adventures of Hocus and Lotus”, una serie di piccole storie animate da due piccoli personaggi preistorici.
Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono favorire la capacità di produzione orale: vocaboli, animali, colori e numeri; favorire e sviluppare capacità di comprensione.

Religione Cattolica

 L’attività viene svolta da ogni insegnante all’interno della propria sezione con tutti i bambini secondo un progetto che si riferisce alla normativa stabilita d’intesa tra Ministero della Pubblica Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) e alla progettazione annuale della scuola. In armonia con le finalità generali della Scuola dell’Infanzia, l’educazione religiosa concorre ad avviare i bambini a scoprire, con gradualità, il significato della propria vita, a crescere nella cultura dell’amore, nella speranza del domani e nella fiducia. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono: osservare il mondo che viene riconosciuto ai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore, scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane, individuare i luoghi dell’incontro della comunità.

Continuità

La continuità psicologica, psicofisica ed intellettuale del bambino, si colloca in un “continuum evolutivo” durante il quale progressivamente e sotto vari aspetti tutta la sua personalità si sviluppa. Il passaggio da un ambiente all’altro spesso costituisce per il bambino motivo di insicurezza e di apprensione per cui occorre aiutarlo ad affrontare questi cambiamenti senza traumi con naturalezza e serenità. La continuità verticale tra la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria acquista maggior rilievo per tutte le connessioni di ordine pedagogico, psicologico, metodologico e didattico che ne derivano. La scuola primaria si organizza, sia sul piano dell’orario scolastico, sia su quello delle attività, in modo che i bambini avvertano che essi entrano si, in una nuova istituzione educativa dove dovranno impegnarsi, ma dove potranno anche realizzare conquiste nuove, significative, che li renderanno più autonomi, cioè capaci di affrontare la vita ed i suoi problemi nell’ambito scolastico ed extra-scolastico con consapevolezza e maggiore possibilità di riuscita.

 

Con i Genitori

Sono previsti incontri iniziali e periodici per lo scambio di informazioni utili alla conoscenza del bambino, ai risultati raggiunti attraverso il lavoro educativo-didattico e la collaborazione docenti-genitori.

Accoglienza

L’accoglienza è intesa come valore sottolineando la centralità della persona dell’alunno, nel rispetto e nella valorizzazione delle sue abilità e potenzialità. Il valore dell’accoglienza si traduce nel momento di ingresso e inserimento dei bambini a scuola, in particolare all’inizio dell’anno scolastico e nel passaggio da un ordine ad un altro, nel rispetto di bambini provenienti da altre culture e religioni, nella disponibilità ad accettare bambini con disagio sociale e/o disabilità nel favorire processi di adattamento e apprendimento.

Integrazione

La scuola accoglie tutti i bambini/e diversamente abili, nei limiti consentiti dalla legge (L. 104/1992), anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di apprendimento affinchè ciascuno abbia l’opportunità di potersi integrare nell’esperienza educativa che essa offre. La scuola attua l’integrazione mediante l’elaborazione di Piani di integrazione scolastica avvalendosi della collaborazione di figure professionali esperte (logopedista, psicomotricista relazionale, ecc).

 

Attività Progettuale

La progettazione è svolta sulla base della vigente normativa e secondo le linee del P.O.F. Dell’istituto; è considerata come ipotesi di lavoro adattata in itinere per privilegiare l’unitarietà del processo di crescita personale che si realizza mediante attività educative e didattiche che favoriscono l’apprendimento con esperienze concrete, adatte e significative.
La progettazione fa riferimento a criteri di verifica e valutazione che vengono esplicitati nel percorso educativo-didattico che viene presentato annualmente e che documenta il lavoro svolto sulla base di presupposti finalizzati a: creare integrazione tra realtà educativa, insegnamento e apprendimento, privilegiare trasversalità e il collegamento tra i diversi ambiti del sapere e dell’esperienza. I laboratori e i progetti sono svolti in riferimento alla progettazione annuale e possono subire modifiche e/o integrazioni in base al lavoro e al percorso scelto dall’equipe docente.

Attività Didattiche

“Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.”

La progettazione fa riferimento ai seguenti campi di esperienza: il sé e l’altro, il corpo e il movimento, immagini, suoni e colori, i discorsi e le parole, la conoscenza del mondo.

Attraverso le attività didattiche si valorizzano il coinvolgimento e il clima collaborativo per consentire ai bambini di condividere, costruire e organizzare le conoscenze e sviluppare progressivamente il pensiero con: narrazione di storie, fiabe; esplorazione di oggetti, materiali, ambienti, simboli; osservazioni della natura; gioco simbolico (es. mamma casetta, angolo del mercatino, giochi ad incastro, ecc) in forma individuale e collettiva, come strumento per apprendere regole; laboratori (es. manipolazione, grafico-pittorico, ecc) con gruppi di bambini di età eterogenea o della stessa età; uscite didattiche inerenti al progetto dell’anno.

La progettazione prevede anche una valutazione che ha funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Essa prevede: l’osservazione, il rilevamento, l’annotazione della situazione iniziale dei bambini che giungono alla scuola dell’infanzia in base alle loro modalità relazionali, all’autonomia, alle competenze, nella considerazione dell’età, dei ritmi di sviluppo e della storia personale; il continuo monitoraggio dell’esperienza; la raccolta a conclusione dell’esperienza per una documentazione finale. Gli strumenti di valutazione che vengono utilizzati sono: schede di rilevazione con criteri e indicatori; incontri collegiali; osservazione.

La valutazione del sistema scuola si basa sui criteri di autoanalisi che consentono di esaminare se e come i risultati corrispondono a quanto dichiarato nel Piano dell’Offerta Formativa. Per valutare si utilizzano colloqui e pareri che emergono negli incontri degli Organi Collegiali.
Nella valutazione sono coinvolti:

  • la direzione, prende in esame gli aspetti riguardanti l’organizzazione della scuola, la gestione delle risorse umane e professionali ed i rapporti scuola-famiglia;
  • i docenti, sono coinvolti a livello pedagogico, didattico, relazionale per raggiungere obiettivi e risultati sul piano educativo-didattico e sul piano della qualità del servizio;
  • i genitori, sono chiamati ad esprimere il loro parere sulla qualità del servizio e le loro relazioni verso il personale della scuola.

La “pratica della documentazione va intesa come un processo che produce tracce, memoria e riflessione negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e ermettendo di apprezzare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.
La documentazione diventa dunque un importante strumento di valutazione per:

  • produrre tracce, memoria e riflessione;
  • rendere visibili i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo;
  • riconoscere le parti deboli o mancanti;
  • offrire indicazioni sui tempi dell’apprendimento, gli interessi, le attitudini, le aspirazioni personali dei bambini.

Sono le esperienze stesse realizzate dai bambini a raccontare i progressi raggiunti e le competenze acquisite: la raccolta dei disegni e delle fotografie, le registrazioni delle conversazioni a informarci sul percorso svolto.

Professionalità del Corpo Docente

Il personale docente, assunto con Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro F.I.S.M. ed in possesso di requisiti di idoneità all’insegnamento, partecipa ad iniziative di formazione di servizio, indetti dalla F.I.S.M. e da enti accreditati, per qualificare le competenze professionali.
Opera scelte secondo linee formative che coniugano la proposta culturale della scuola con finalità educative che favoriscono i processi di sviluppo dei bambini della scuola dell’infanzia nella considerazione di contributi psicologici e pedagogici.
Incarichi e responsabilità sono suddivisi tra gli operatori della scuola, in base ai requisiti che sono necessari per garantire il positivo funzionamento del servizio.
La coordinatrice è affiancata da docenti responsabili dei sussidi di sezione, addetti antincendio, alla sicurezza e al primo soccorso.

 

Risorse Economiche

Contributo del Ministero della Pubblica Istruzione; contributo della Regione; convenzione con il comune di Campolongo Maggiore; quota pagata dai genitori della scuola.
I criteri per la determinazione delle rette sono stabiliti dall’Ente Gestore e sono variabili in base alla valutazione dei costi di gestione e dell’andamento del bilancio economico.

 

Il Legale Rappresentante
Scuola Infanzia Paritaria “SS. Falice e Fortunato”

Il Collegio dei Docenti
Scuola Infanzia Paritaria “SS. Falice e Fortunato”

Lascia un commento